Il mala tibetano diventa gioiello: ecco le proposte di Antracite

mala tibetano

I mala tibetani in India sono utilizzati da millenni, per la preghiera, la meditazione e altre pratiche religiose. Ma da qualche tempo, nel nostro paese sono diventati anche ispirazione per gioielli.

Antracite li ha trasformati in bracciali e collane, che possono contribuire a rendere unico qualunque stile.

Che cos’è il mala tibetano

Il mala, o la mala che dir si voglia, è un filo di grani che i buddisti utilizzano per recitare i mantra. I mala, tradizionalmente, hanno 108 grani più piccoli e un grano più grande, rappresentante uno stupa, che viene raggiunto quando si realizza che non è possibile trovare un ego o un “io”. In questo “stato di verità” la mente può finalmente manifestarsi liberamente. Lo stupa simboleggia anche la gioia che si prova quando si è liberi da qualsiasi gioco o artificio. Nei mala, una volta raggiunto lo stupa, si parte a sgranare il rosario tibetano nel senso contrario.

Si dice che i grani siano 108 perché ci sono otto diversi tipi di coscienza, cinque sono relativi ai sensi, il sesto è un livello di coscienza, il settimo è la coscienza che elabora il linguaggio e l’ottavo è la cosiddetta “coscienza deposito”, che si può paragonare a quello che noi chiamiamo subconscio. A questi si aggiungono i cento buddha, che si manifestano quando la mente realizza la sua natura illuminata.

Il mala si usa recitando un mantra per ogni grano. Girate il pollice in senso orario su ogni grano e quando arrivate al grano stupa, girate e riprendete a sgranare il mala nel verso opposto.

Inoltre, si dice che è bene che il mala sia contenuto nel pugno. Quando questo è troppo grande, può essere segnale di orgoglio eccessivo. Infine, i mala migliori, sono quelli realizzati con un filo spesso e morbido, che permettono di girare i grani con facilità.

I materiali utilizzati

I mala tibetani possono essere realizzati in diversi materiali. Ognuno indica un diverso aspetto di buddha. Quelli più utilizzati sono i semi di loto, il legno dell’albero di bodhi, oppure il seme di loto o di pero cinese.

Uno dei più celebri è quello di bodhi, l’albero sotto al quale il Buddha stava seduto a meditare.

Secondo i monaci buddisti, il legno di bodhi e il seme di loto trattengono l’energia positiva, di protezione, di arricchimento e di fascinazione, così come pure tutti i tipi di mantra. Anche ambra e legno di sandalo sono particolarmente popolari.

I mala tibetani realizzati da Antracite invece sono in pietre dure. In questo modo, le proprietà delle pietre, come il diaspro o la mookaite, sono associate al simbolismo del mala.
Queste pietre naturali, insieme alla meditazione, vi aiuteranno a cambiare e a fare nuove esperienze.

I mala tibetani di Antracite

Si tratta di gioielli realizzati in pietre dure, come lo sono anche i bracciali del brand. I mala, in modo particolare, sono realizzati in modo da poter soddisfare il gusto sia del pubblico maschile, che femminile.

Si tratta di gioielli versatili, che potranno rendere ancora più particolare un look, oppure dare un tocco di colore ad uno stile classico.

I gioielli Antracite uniscono la funzione religiosa di questi rosari tibetani a quella estetica, grazie alla ricerca di pietre particolari, metalli e l’inserimento di dettagli ricercati.

E voi, cosa ne pensate dei gioielli Antracite?